Razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele (AP Photo/Adel Hana)

Nella Striscia di Gaza è stato concordato un cessate il fuoco che al momento sembra reggere

Nel tardo pomeriggio di sabato, con la mediazione dell’Egitto, i gruppi radicali palestinesi attivi nella Striscia di Gaza e Israele hanno concordato un cessate il fuoco, dopo cinque giorni di lanci di razzi e attacchi aerei che hanno provocato la morte di 33 palestinesi e 2 israeliani. Fra le 33 persone uccise nella Striscia di Gaza ci sono almeno 13 civili, tra cui alcuni bambini: le stime sono del ministero della Salute palestinese. Diversamente da altri cessate il fuoco concordati nei giorni scorsi, quello raggiunto sabato sembra reggere: gli attacchi reciproci sono proseguiti per un po’ nella serata di sabato, per poi concludersi, almeno per ora.

Gli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza erano iniziati martedì scorso: in questi giorni l’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso alcuni membri del gruppo radicale palestinese del Jihad Islamico, che opera soprattutto nella Striscia di Gaza ed è ritenuto un’organizzazione terroristica da molti paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti.

Secondo stime dell’esercito israeliano da Gaza sono stati lanciati un migliaio di razzi, e circa 900 avrebbero raggiunto il suolo israeliano, nella maggior parte dei casi senza provocare danni.

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