Giovedì il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che prevede l’arruolamento di 147mila nuovi soldati entro la metà di luglio. Sono soldati coscritti, cioè cittadini tra i 18 e i 27 anni che hanno già fatto il servizio di leva ma che finora non si erano arruolati volontariamente. È il secondo grande ampliamento dell’esercito russo dopo quello deciso lo scorso settembre, quando ne furono arruolati 137mila. Le autorità russe hanno fatto sapere che i 147mila coscritti non verranno mandati a combattere in Ucraina, dove da oltre un anno è in corso un’invasione da parte della Russia. Come ha sottolineato l’Institute for the Study of War (ISW), rispettato centro studi americano, i nuovi coscritti necessitano di mesi di addestramento prima di poter essere utilizzati in scenari di guerra, ed è più probabile che la Russia voglia continuare a sfruttare soldati preparati per l’invasione.
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