ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

«Non voglio crederci»

È stato il commento di Giorgia Meloni dopo avere saputo dell'apertura di Salvini alla rielezione di Sergio Mattarella, che di fatto ha sbloccato le trattative per il Quirinale

Sabato mattina Matteo Salvini, leader della Lega e del centrodestra, ha detto per la prima volta di essere disponibile a rieleggere l’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sbloccando di fatto le trattative che arrancavano da giorni. Ha detto: «A questo punto mi sembra più serio dire che c’è una parte di Parlamento che non vuole trovare un accordo… la squadra rimane così, Draghi rimane a Palazzo Chigi, Mattarella rimane al Quirinale, il Parlamento torni a fare il Parlamento».

La nuova posizione di Salvini ha provocato un’ulteriore profonda spaccatura all’interno dello schieramento di centrodestra, di cui si erano già visti i primi segnali venerdì sera, quando Forza Italia aveva precisato di non essere disposta a sostenere la candidatura al Quirinale per la direttrice dei servizi segreti Elisabetta Belloni (candidatura sostenuta in quel momento da Salvini e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia).

Dopo le dichiarazioni di Salvini – già criticato da molti per non essere riuscito a tenere unito il centrodestra e a portare avanti un proprio candidato o candidata, “bruciandone” diversi, come si dice in gergo – Giorgia Meloni ha diffuso sui social un messaggio molto chiaro.

Da settimane Meloni è la più contraria a un secondo mandato di Mattarella, perché significherebbe verosimilmente che la legislatura arriverà fino alla sua scadenza naturale, nel 2023; Fratelli d’Italia è il partito che più spingeva per elezioni anticipate, approfittando del recente aumento di consensi che gli assegnano i sondaggi.

Il nome di Mattarella però sembra l’unico che può tenere unita la maggioranza che sostiene il governo di Mario Draghi e mettere d’accordo tutti. La sua rielezione è ritenuta molto probabile già nello scrutinio di questo pomeriggio, l’ottavo.

– Leggi anche: Il liveblog del Post sull’elezione del presidente della Repubblica

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