(EPA/OKSANA MANCHUK)

L’Unione Europea imporrà sanzioni alla Bielorussia per aver facilitato l’arrivo di migranti al confine con la Polonia

L’Unione Europea ha trovato un accordo per imporre sanzioni alla Bielorussia, che coinvolgeranno «persone, linee aeree, agenzie di viaggi e qualunque soggetto abbia contribuito a spingere illegalmente i migranti verso il nostro confine»: lo ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Da settimane l’Unione Europea sta cercando di limitare il flusso di migranti e richiedenti asilo in arrivo dalla Bielorussia. Il flusso era stato aperto e incoraggiato dal regime bielorusso di Alexander Lukashenko, che ha accolto migliaia di migranti per poi spingerli verso i confini di Polonia e Lituania, nel tentativo di mettere in difficoltà l’Unione Europea.

Un pezzo importante della nuova rotta è rappresentato dai collegamenti aerei fra la capitale bielorussa Minsk e diverse città del Medio Oriente, da cui migranti e richiedenti asilo si sono imbarcati sfruttando i diversi voli disponibili e la facilità con cui le ambasciate bielorusse hanno iniziato a concedere i visti. Per questo, da giorni l’Unione Europea minacciava ritorsioni contro le compagnie aeree che operano a Minsk, e aveva già attenuto qualche risultato.

Borrell ha detto che la decisione di imporre sanzioni rispecchia «la determinazione dell’Unione Europea di opporsi alla strumentalizzazione politica dei migranti». La lista di persone e soggetti che verranno colpiti dalle sanzioni sarà compilata e diffusa nelle prossime settimane.
Lukashenko ha già promesso ritorsioni: «Stanno cercando di spaventarci con le sanzioni. Ci difenderemo. Non possiamo arretrare». Non ha però annunciato misure specifiche, anche se qualche giorno fa aveva fatto capire di essere pronto a tagliare le forniture di gas dell’Unione Europea.

Nel frattempo la situazione al confine fra Bielorussia e Polonia continua ad essere molto complicata. Per sopravvivere i migranti dipendono quasi completamente dalla Croce Rossa bielorussa, che ha pochissimi mezzi per sfamarli e per costruire ripari dal freddo. Secondo una stima delle autorità bielorusse, al momento sono bloccate al confine circa duemila persone, fra cui anche 200 bambini.

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