Federico Chiesa in Svizzera-Italia lo scorso 5 settembre (Claudio Villa/Getty Images)

La partita decisiva per tornare ai Mondiali

Stasera, a Roma contro la Svizzera, la Nazionale di calcio può avvicinarsi alla qualificazione che manca da otto anni

Questa sera allo Stadio Olimpico di Roma la Nazionale maschile di calcio gioca la sua penultima partita nel girone di qualificazione ai Mondiali in Qatar del prossimo anno. È la penultima partita ma sarà probabilmente decisiva, perché l’avversaria è la Svizzera, seconda nel girone, che nelle precedenti sei partite ha ottenuto gli stessi 14 punti dell’Italia.

1. Italia 14 (+11)**
2. Svizzera 14 (+9)
3. Bulgaria 8* (-4)
4. Irlanda del Nord 5 (-2)
5. Lituania 3* (-14)

* una partita in più
** differenza reti

In caso di pari merito, al termine del girone le posizioni in classifica verranno stabilite prima dalla differenza reti, poi dal numero di gol segnati e infine dai risultati negli scontri diretti. Ora l’Italia è prima perché ha una differenza reti di +11 contro il +9 della Svizzera. Ha anche più gol fatti (12 contro 10), mentre all’andata il primo confronto tra le due squadre era finito con il risultato di 0-0.

La vincitrice di stasera non avrà la certezza matematica della qualificazione diretta alla fase finale del Mondiale, ma potrà dirsi molto vicina, quasi sicura. All’ultima giornata dovrà soltanto mantenere il vantaggio in classifica: il 15 novembre l’Italia giocherà contro l’Irlanda del Nord, la Svizzera contro la Bulgaria, entrambe nazionali sulla carta più deboli.

In caso di pareggio nello scontro diretto, l’Italia dovrà invece mantenere la miglior differenza reti. Per non rischiare nulla, è quindi importante vincere già stasera. Chi arriverà seconda dovrà infatti giocarsi la qualificazione agli spareggi, che noi ricordiamo bene: nel 2018 li perdemmo sorprendentemente contro la Svezia, mancando la qualificazione ai Mondiali in Russia.

Proprio da quel risultato, ritenuto il punto più basso raggiunto nella storia recente dal calcio italiano, partì la rifondazione della Nazionale, che con il commissario tecnico Roberto Mancini ha saputo reagire alla prima occasione buona vincendo gli Europei la scorsa estate, in modo tutt’altro che banale. Il ritorno ai Mondiali otto anni dopo l’ultima partecipazione sarebbe quindi una sorta di conclusione di questo percorso di riscatto.

Negli ultimi sei mesi Italia e Svizzera si sono incontrare due volte. Prima del pareggio di Basilea dello scorso settembre, nei gironi degli Europei itineranti l’Italia aveva vinto con un netto 3-0, anche in quel caso a Roma. Da allora la Svizzera è cambiata, a partire dall’allenatore, con l’ex difensore Murat Yakin che ha preso il posto di Vladimir Petkovic. A Roma si presenta però con tantissimi giocatori indisponibili, quasi mezza squadra titolare: mancano gli attaccanti Seferovic, Embolo e Gavranovic, il capitano Granit Xhaka e l’esterno Steven Zuber.

L’Italia viene dal terzo posto ottenuto in Nations League e deve fare i conti anche lei con le assenze. Il capitano Giorgio Chiellini ha lasciato il ritiro per infortunio e verrà rimpiazzato da Francesco Acerbi. In attacco Ciro Immobile ha avuto un problema muscolare: è stato sostituito nei convocati da Gianluca Scamacca, e contro la Svizzera dovrebbe partire titolare Andrea Belotti. A centrocampo mancano Pellegrini e Zaniolo, sostituiti da Pessina e Cataldi.

Nelle ultime settimane, oltre alle assenze, aveva preoccupato anche la situazione del campo dell’Olimpico, particolarmente utilizzato nell’ultimo periodo e non nelle migliori condizioni. Soltanto negli ultimi sette giorni ha ospitato tre partite: giovedì scorso Roma-Bodø/Glimt di Conference League, sabato Italia-Nuova Zelanda di rugby (particolarmente temuta per i possibili danni provocati al campo dalle squadre) e il giorno dopo Lazio-Salernitana di campionato. Gli esperti della FIGC hanno però garantito la tenuta del campo. Per Italia-Svizzera (ore 20.45) tutti i biglietti sono stati venduti: sono attesi circa 52mila spettatori.

Continua sul Post