Martedì HBO Max, il servizio di video on demand di HBO lanciato a fine maggio negli Stati Uniti, ha rimosso dal suo catalogo Via col vento, il film uscito nel 1939 e ispirato all’omonimo libro di Margaret Mitchell ambientato negli Stati Uniti del Sud durante la guerra di Secessione e gli anni della ricostruzione. Il film ha una visione stereotipata dei neri ed è stato rimosso in seguito alle proteste antirazziste nate dopo la morte di George Floyd, l’afroamericano arrestato in modo violento da 4 poliziotti bianchi. In particolare, la decisione è stata presa dopo che John Ridley, co-sceneggiatore del film 12 anni schiavo, aveva invitato HBO Max a rimuovere Via col vento per i suoi stereotipi razzisti.
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Un portavoce di HBO Max ha spiegato al sito Variety che Via col vento «è un film del suo tempo e che raffigura alcuni pregiudizi etnici e razziali che erano, disgraziatamente, dati per assodati nella società americana. Queste descrizioni razziste erano sbagliate allora come ora e abbiamo pensato che mantenere questo titolo senza una spiegazione e una denuncia di quelle descrizioni sarebbe stato irresponsabile». Il film tornerà disponibile nel catalogo con «una discussione del suo contesto storico e una denuncia di quelle descrizioni», ha spiegato sempre il portavoce di HBO Max, che ha aggiunto che il film non verrà tagliato o modificato perché «sarebbe come sostenere che quei pregiudizi non sono mai esistiti».
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