L'esultanza del Borussia Dortmund dopo il gol di Erling Haaland contro lo Schalke 04. (Martin Meissner/Pool via Getty Images)

Foto dal primo giorno di un nuovo calcio

Le immagini – strane – delle prime partite del campionato tedesco, ricominciato oggi dopo due mesi di pausa per il coronavirus

Sabato è ricominciata la Bundesliga, la prima divisione del campionato di calcio tedesco. È stato il primo tra i grandi tornei europei a essere ricominciati dopo il lungo periodo di pausa seguito alla diffusione del coronavirus. Si sono giocate cinque partite, ma la giornata proseguirà domenica per concludersi lunedì: e si è visto un calcio molto diverso da quello a cui eravamo abituati. Per poter ricominciare in sicurezza, il campionato tedesco ha adottato rigidi protocolli, che prevedono dettagliate linee guida per i calciatori e soprattutto per tutte le operazioni che precedono, seguono e rendono possibili le partite. In campo, a fare più effetto sono state forse le esultanze a distanza – è vietato abbracciarsi – così come le mascherine in panchina e le igienizzazioni dei palloni.

Borussia Dortmund-Schalke 04, forse la partita più attesa della giornata, è finita 4-0 per il Borussia, con gol del giovane e fortissimo attaccante norvegese Erling Haaland. L’Hertha Berlino ha poi battuto l’Hoffenheim 3-0, il Wolsburg ha vinto sull’Augusta per 2 -1, Düsseldorf e Paderborn 07 hanno pareggiato 0-0 e Lipsia e Friburgo 1-1. Il Bayern Monaco, primo in classifica, giocherà domani. Sempre oggi invece si sono giocate anche le prime partite della 2. Bundesliga, la seconda divisione tedesca.

– Leggi anche: Come prova a ricominciare la Bundesliga

Per poter riprendere a giocare, la Bundesliga ha previsto un imponente sistema di test sui calciatori, reso possibile dalla grande capacità di elaborare tamponi della Germania. È comunque un modello rischioso, perché prevede, in caso di calciatore positivo al coronavirus, di isolare soltanto lui, e di testare i compagni di squadra e lo staff senza metterli in quarantena. Le prossime settimane diranno se questo sistema funzionerà, o se si sarà costretti a interrompere di nuovo il campionato per il diffondersi del virus tra i giocatori e gli staff.

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