Pellegrini musulmani alla Kaaba durante lo hajj del 2005, alla Mecca (Abid Katib/Getty Images)

L’Arabia Saudita ha bloccato i viaggi degli stranieri verso la Mecca e Medina per timore che il coronavirus si diffonda nel paese

L’Arabia Saudita ha bloccato i viaggi degli stranieri verso i più importanti luoghi sacri della religione musulmana, la Kaaba alla Mecca e la moschea di Maometto a Medina, per il timore che si diffonda il coronavirus (SARS-CoV-2). Non ci sono casi di contagi in Arabia Saudita, ma ce ne sono più di 220 nei paesi del Medio Oriente – il paese più colpito è l’Iran – e tra qualche mese, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, ci sarà il periodo dello hajj, il pellegrinaggio che i fedeli musulmani sono tenuti a fare almeno una volta nella vita alla Mecca.

Nella storia lo hajj, durante il quale moltissime persone si trovano a strettissimo contatto attorno alla Kaaba, ha favorito più volte la diffusione di malattie. La prima volta accadde con la malaria, nel 632; nel 1821 poi 20mila pellegrini morirono per il colera e altri 15mila morirono per la stessa malattia nel 1865.

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