(Carl Court/Getty Images)

Papa Francesco non aprirà il sacerdozio agli uomini sposati

Il Sinodo dei vescovi gli aveva chiesto di introdurre questa misura straordinaria in Amazzonia, ma il Papa ha scelto di non occuparsi della questione

Papa Francesco ha pubblicato stamattina il documento conclusivo del Sinodo, cioè della riunione di tutti i vescovi del mondo, tenuto nell’ottobre del 2019 sulla regione dell’Amazzonia. La notizia più rilevante è che il Papa non aprirà il sacerdozio agli uomini sposati di quella regione, come invece aveva chiesto il Sinodo alla fine dell’assemblea citando la scarsità di personale del clero locale. È una decisione piuttosto inaspettata, dato che la richiesta proveniva soprattutto dall’ala più progressista della Chiesa, che fa sostanzialmente capo a Papa Francesco.

Nel documento la richiesta del Sinodo di ordinare sacerdoti alcuni uomini sposati non viene nemmeno affrontata esplicitamente: l’agenzia stampa Associated Press fa notare che in alcuni passaggi Papa Francesco sembra affrontarla indirettamente, come quando «consiglia ai vescovi di pregare affinché ci siano maggiori vocazioni sacerdotali, e di inviare missionari nella regione», secondo la sintesi dell’agenzia.

Negli ultimi anni il Vaticano si era progressivamente ammorbidito sul tema del celibato dei sacerdoti – che non è citato direttamente nei Vangeli ed è stato imposto dalla Chiesa soltanto molti secoli dopo la sua nascita – concedendo ad esempio ad alcuni preti anglicani già sposati di convertirsi al cattolicesimo. La possibilità di estendere il sacerdozio agli uomini sposati, seppure in casi molto circoscritti, circolava già da tempo negli ambienti più progressisti della Chiesa. Di recente ne aveva parlato anche il cardinale tedesco Walter Kasper, considerato molto vicino a Papa Francesco.

In questi mesi la proposta del Sinodo era stata molto osteggiata dall’ala conservatrice della Chiesa, secondo cui la misura avrebbe portato a un progressivo sgretolamento del sacerdozio così come lo conosciamo oggi. Anche il papa emerito Benedetto XVI, considerato più legato alle fazioni conservatrici della Chiesa, si era detto contrario alla proposta in un nuovo libro scritto insieme al cardinale Robert Sarah (e che nelle ultime settimane è stato al centro di un piccolo caso).

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