La Corte d’Assise di Roma ha condannato all’ergastolo in primo grado Carmine Spada, Roberto Spada e Ottavio Spada e ha riconosciuto come associazione mafiosa la famiglia di cui fanno parte, il cosiddetto “clan Spada” di Ostia, i cui componenti in passato erano stati più volte condannati per reati come estorsione e minacce con l’aggravante del metodo mafioso. L’accusa nei confronti dei tre condannati è di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Il processo è avvenuto nell’aula bunker del carcere di Rebibbia, e in tutto erano coinvolti 24 imputati legati alla famiglia Spada; 17 sono stati condannati, per reati come omicidio, estorsione, usura, detenzione e porto di armi e di esplosivi illeciti, incendio e danneggiamento aggravati e traffico di stupefacenti. Carmine Spada, detto Romoletto, è il “boss” del clan; suo fratello Roberto era quello noto per aver aggredito un giornalista della trasmissione Nemo di Rai 2, Daniele Piervincenzi, nel 2017; per quell’episodio era già stato condannato.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha assistito alla lettura della sentenza.
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