La Corte europea dei diritti umani ha confermato la condanna all’Italia per il caso Amanda Knox, la donna statunitense accusata di aver ucciso la studentessa britannica Meredith Kercher a Perugia, nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2007, poi assolta da ogni accusa. La conferma della condanna, che quindi ora è definitiva, è avvenuta dopo che la Corte aveva rifiutato una richiesta dell’Italia di pronunciarsi di nuovo sulla questione. La condanna confermata oggi è quella del gennaio 2019, decisa per l’assenza di legali, di interpreti e di un trattamento dignitoso durante un interrogatorio che la polizia fece a Knox il 6 novembre 2007, dopo l’omicidio di Kercher. La Corte ha quindi confermato che l’Italia dovrà pagare a Knox un indennizzo di circa 10mila euro, oltre a circa 8mila euro di spese legali. Il processo a Knox si concluse nel 2015 con l’assoluzione in Cassazione per Knox e Raffaele Sollecito, l’altra persona accusata dell’omicidio. Pochi giorni fa Knox era tornata in Italia, ospite del Festival per la giustizia penale di Modena.
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