(AP Photo/Johnson Lai)

I primi matrimoni gay a Taiwan

Fotografie dal primo paese asiatico a legalizzare le unioni omosessuali, finalmente

Venerdì a Taipei, la capitale di Taiwan, si sono celebrati i primi matrimoni tra coppie delle stesso sesso, dopo che la scorsa settimana il paese era diventato il primo in Asia a legalizzare le unioni omosessuali. La nuova legge garantisce alle coppie dello stesso sesso diritti simili a quelli previsti per i matrimoni eterosessuali, anche se rimangono alcune restrizioni sulle adozioni e sui matrimoni con persone straniere. Le autorità si aspettano che circa 300 coppie si presentino in municipio per sposarsi: 150 solo a Taipei, dove c’è la comunità LGBTQ+ più grande del paese e dove ogni anno si tiene il gay pride, punto di riferimento per i gay e le lesbiche di tutti gli altri paesi dell’area, dove le relazioni omosessuali sono fortemente discriminate.

“Anche se l’intera registrazione richiede solo tre minuti, non posso smettere di pensare a quello che abbiamo vissuto nell’ultimo decennio, e quanto tempo è passato da quando gli attivisti LGBTQ di Taiwan hanno iniziato la campagna per l’uguaglianza dei matrimoni”, ha detto al Guardian una donna che si è sposata venerdì con la sua compagna da oltre dieci anni. Chi Chia-wei, famoso attivista locale per i diritti degli omosessuali e primo taiwanese a dichiararsi gay in diretta televisiva, vestito con il suo caratteristico cappotto rosso decorato con orsi arcobaleno, ha detto al Guardian che nonostante avesse preferito che il matrimonio tra persone dello stesso sesso fosse stato legalizzato 10 o 20 anni fa, era comunque bello vedere così tante coppie sposarsi ed esercitare i loro diritti.

La legalizzazione dei matrimoni gay a Taiwan era attesa da quasi due anni: nel 2017 il Tribunale costituzionale taiwanese aveva infatti stabilito che le coppie dello stesso sesso dovessero avere il diritto di sposarsi legalmente, e aveva dato al governo fino al 24 maggio di quest’anno per adottare una norma apposita. Nel mezzo però erano emersi diversi ostacoli, come l’opposizione della chiesa e dei gruppi più conservatori, e nel 2017 la maggioranza della popolazione si era espressa contro i matrimoni gay in un referendum.

Taiwan è da tempo il paese di riferimento in Asia per i diritti delle persone omosessuali, ha scritto il New York Times, e il gay pride che si tiene ogni anno a Taipei è un appuntamento importante per molte persone che provengono da paesi dove c’è forte discriminazione verso i gay e le lesbiche. In Brunei, per esempio, quest’anno è entrata in vigore una delle leggi più severe al mondo contro omosessualità e adulterio che prevede la pena di morte per lapidazione, anche se di fatto il sultano del Brunei ha detto che da più di 20 anni il paese applica una moratoria sulla pena di morte, che era già prevista per crimini come l’omicidio e il traffico di droga, che verrà ulteriormente estesa anche ai casi di sesso omosessuale e adulterio.

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