Circa cinquanta esemplari di orsi polari hanno invaso la città russa di Belushya Guba, nell’arcipelago di Novaya Zemlya (regione Artica), costringendo le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza. Negli ultimi giorni gli orsi sono stati fotografati e filmati dagli abitanti di Belushya Guba, circa 3mila, mentre cercavano cibo tra i rifiuti della discarica e tentavano di entrare negli edifici. «Non c’è mai stata una tale invasione di orsi polari; stanno letteralmente inseguendo le persone», ha detto Zhigansha Musin, il capo dell’amministrazione locale.
Gli orsi polari solitamente vivono sui ghiacci, dove si nutrono di foche. A causa del cambiamento climatico, però, i ghiacci dell’Artico si stanno assottigliando e gli orsi polari hanno cominciato a spostarsi altrove in cerca di cibo.
L’agenzia di notizie russa TASS ha detto che ci sono stati casi di attacchi contro l’uomo e ha aggiunto che gli orsi sono sembrati poco spaventati dai normali sistemi usati per allontanarli da case, scuole e uffici. Hanno cercato di entrare in diversi edifici e nei quartieri residenziali, e in certi casi hanno inseguito gli abitanti, diventando aggressivi. I tentativi di spaventarli con le automobili o con i cani sono tutti falliti.
Le autorità russe hanno inviato una squadra di specialisti per cercare di sedare e costringere gli orsi a lasciare l’isola. Ai residenti è stato vietato di sparare o fare del male agli animali, che sono classificati come specie a rischio, ma le autorità hanno detto che se non si troverà una soluzione potrebbe rendersi necessario l’abbattimento di alcuni esemplari. Secondo l’International Union for Conservation of Nature, sono rimasti solo tra i 22 e i 31 mila esemplari di orso polare in tutto il mondo.