Tacloban, Filippine, il 5 novembre del 2013 e poi il 5 novembre del 2018 (TED ALJIBE/AFP

Le Filippine 5 anni dopo il tifone Haiyan, in foto

Ted Aljibe di AFP ha fotografato gli stessi posti del 2013 per raccontare come vanno i lavori di ricostruzione

Il 3 novembre del 2013 il tifone Haiyan arrivò nelle Filippine, provocando la morte di almeno 6.300 persone e danni difficili da calcolare ma che hanno richiesto 5,8 miliardi di dollari (più di 5 miliardi di euro) soltanto nella ricostruzione. È il tifone che ha fatto più morti nella storia del Paese: soltanto a Tacloban, la città più colpita, furono 4.000, anche a causa delle lentezza e delle difficoltà dei soccorsi che non fecero in tempo a estrarre dalle macerie i feriti.

Sono passati cinque anni da allora e la situazione sembra tornata lentamente alla normalità: le navi finite sulla costa sono state spostate, case, strade ed edifici sono stati ricostruiti, al posto degli alberi abbattuti ne sono stati piantati altri. Molte persone rimaste senza casa si sono viste riassegnare un nuovo posto dove vivere: a Tacloban, per esempio, 15mila tra le famiglie più povere sono state spostate dalle aree con più danni, molte però vivono ancora in case danneggiate. La maggior parte delle persone convive ancora con i traumi di quei giorni, con la paura che possano ritornare e con il dolore per le persone che hanno perso. Il giornalista Ted Aljibe di Agence France-Presse (AFP) è tornato negli stessi posti che aveva fotografato il 5 novembre del 2013 per mostrare concretamente cosa è cambiato in cinque anni e come sta andando la ricostruzione.

(Attenzione, alcune immagini sono piuttosto forti)

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