(ANSA / MATTEO BAZZI)

Milano dall’alto

Da dove vederla per capirla meglio, e che cosa si vede soprattutto (vecchie guglie, nuove guglie)

Per capire una città, e anche Milano, è sempre d’aiuto vederla dall’alto, se si può: ci si fa un’idea. A Milano si può, in diversi luoghi.

Il punto di osservazione simbolico della città sono le terrazze del Duomo – ovvero il tetto della cattedrale -, che si trovano a 65-70 metri di altezza e al centro della pianta della città. Una passeggiata tra le guglie permette di individuare – oltre alla nota statua della Madonnina, a 108 metri sulla guglia maggiore – l’impianto urbanistico della città, che si sviluppa secondo tre cerchi concentrici, e di riconoscere gli edifici più alti.
Alle terrazze si accede a pagamento, salendo le scale o con gli ascensori, tutti i giorni tra le 9 e le 19 (salvo eccezioni di ordine religioso o meteorologico). Tra le 19 e le 21 sono previste solo visite guidate preventivamente concordate.

Sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele – che è il percorso pedonale coperto che collega Piazza Duomo a Piazza della Scala – è stata insediata da alcuni anni una passerella sospesa lunga 250 metri, che permette una vista estesa su Milano e sulle Alpi che le fanno da sfondo. Per le visite – libere o guidate (da martedì e venerdì tra le 11,30 e le 14:30 e le 18 e le 21; sabato e domenica dalle 11,30 alle 21) – si accede attraverso un ascensore panoramico. Lungo il percorso c’è un bar ristorante e spazi per concerti e film (in estate e fino al 15 ottobre, ogni sera alle 21).

In centro ci sono luoghi di osservazione dall’alto anche in alcuni musei ed edifici commerciali; quelli più noti sono, nei pressi di Piazza del Duomo, alcune terrazze:

Poco lontano, sopra piazza San Babila, è possibile accedere liberamente agli ultimi piani dell’edificio ammodernato di recente che ospita lo shopping center Brian & Barry

A sud, invece, c’è il millenario Campanile dei Sospiri, alto 30 metri, nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli in Corso Italia. Le visite – solo guidate – sono da prenotare sul relativo sito internet; al punto panoramico si accede dopo una salita di 175 gradini.

A ovest del Duomo si trova il Castello Sforzesco, che ospita un altro simbolo di Milano, la Torre del Filarete, a 70 metri di altezza. Le torri del castello non sono accessibili ma la vista sulla città da una media altezza è possibile durante le visite guidate – organizzate nei weekend – ai camminamenti di ronda che le collegano.

Alle spalle del Castello, all’interno del Parco Sempione – la più vasta area verde della città – lo skyline della città è visibile da due monumenti degli anni Trenta:

In quest’ultima area, chiamata Porta Nuova – Centro Direzionale, tra il 2009 e il 2012 è stata realizzata una piazza soprelevata – intitolata a Gae Aulenti – circondata da tre grattacieli (di 11, 21 e 31 piani) progettati da Cesar Pelli e occupati da Unicredit. Il più alto (231 metri) è visibile in tutta la provincia per la sua guglia; è aperto al pubblico solo in occasione di iniziative organizzate dalla Banca su prenotazione.

Attorno alla piazza sono stati costruiti altri grattacieli, ma i loro spazi più alti non sono accessibili al pubblico; da est verso ovest:

Poco lontano dal Bosco Verticale sorge Palazzo Lombardia, la sede principale degli uffici della Regione trasferiti dal famoso “Pirellone” che si trova a pochi isolati di distanza; inaugurato nel 2010 e alto 161 metri, è l’edificio pubblico dal quale ammirare il panorama più ampio su Milano e hinterland. Al trentanovesimo piano c’è infatti un belvedere aperto gratuitamente al pubblico di domenica, tra le 10 e le 18; vi si accede mediante veloci ascensori. Quando il cielo è terso, si scorgono orizzonti a 30 -40 km di distanza e le Alpi; e si distinguono nettamente tutti gli edifici, i monumenti e le infrastrutture della città.
In precedenza gli uffici della Regione erano appunto ospitati, dal 1978, davanti alla Stazione Centrale, presso il Grattacielo Pirelli, così chiamato in quanto fu costruito – su progetto di Giò Ponti – su un’area che ospitava gli stabilimenti dell’impresa distrutti nella Seconda guerra mondiale. È alto 127 metri (31 piani) e aperto al pubblico soltanto in occasioni particolari (Giornate FAI, OpenHouse e simili).

Più oltre, verso la periferia nord est, in zona Bicocca, a partire dai detriti della demolizione di altri stabilimenti  Pirelli, è stato realizzato, su un’altura posta a 25 metri, un parco pubblico – denominato Collina dei Ciliegi – che crea un più limitato peculiare punto di osservazione sulla città.
Altri parchi pubblici realizzati su alture a 50 metri – utilizzando i detriti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale – si trovano nella periferia nord ovest; si tratta dello storico parco Monte Stella e del più recente parco Alfa Romeo, in zona Portello.

Questi ultimi costituiscono un osservatorio privilegiato su un’altra area, denominata City Life, oggetto di un intervento edilizio e urbanistico ora visibile da gran parte della città: la riconversione dell’area dell’ex Fiera Campionaria in un vasto parco – interamente pedonalizzato e provvisto di servizi e infrastrutture – su cui si trovano tre grattacieli di diversa forma (noti come “il Dritto, lo Storto e il Curvo”). Se ne trovano due, per ora, e un moncone in ascesa. Due sono infatti le torri – ad uso uffici dei gruppi assicurativi Allianz e Generali – attualmente realizzate: quella progettata da Arata Isozaki, alta 200 metri (50 piani), a forma di parallelepipedo, e quella – alta 185 metri (44 piani) e contraddistinta da una peculiare torsione – progettata da Zaha Hadid. L’accesso al pubblico non è però previsto; eccezionalmente il FAI ha curato, nel 2017, la visita del diciannovesimo piano della Torre Hadid.

Questo e gli altri articoli della sezione Milano per profani sono un progetto del corso di giornalismo 2018 del Post alla scuola Belleville, pensato e completato dagli studenti del corso.

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