(ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Terremoto nel Centro Italia, le notizie di lunedì

La Protezione Civile dice che sta assistendo 15 mila persone, ma circolano cifre più alte: molti chiedono di poter dormire nelle tende e non essere trasferiti sulla costa

Domenica 30 ottobre mattina alle 7:40 c’è stato un terremoto di magnitudo 6.5 nel Centro Italia, con epicentro a pochi chilometri da Norcia, in provincia di Perugia (Umbria), e ipocentro a 10 chilometri di profondità. È stato il terremoto più forte in Italia dal 1980. Ha interessato le province di Macerata e Ascoli Piceno (Marche), quella di Perugia (Umbria) e quella di Rieti (Lazio). Non ci sono stati morti, ma circa 20 persone sono rimaste ferite: nessuna è in pericolo di vita. Ci sono stati molti crolli, che hanno interessato in parte edifici già danneggiati nel terremoto di mercoledì scorso o in quello dello scorso agosto: tra le città più colpite, oltre a Norcia, ci sono Castelluccio, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Amatrice e Tolentino.

Non si sa ancora esattamente il numero delle persone che hanno dovuto lasciare le loro case e hanno trascorso questa notte in auto o nelle strutture di accoglienza. Domenica sera la Protezione Civile ha detto che sta assistendo 15 mila persone; lunedì il numero non è stato aggiornato. Le stime degli sfollati fornite dalle quattro regioni più colpite, Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, sono molto più alte e si aggirano intorno ai 40 mila. Si tratta, probabilmente, di cifre che includono coloro che stanno aspettando di sapere se le loro abitazioni sono agibili o meno e quelli che preferiscono in ogni caso dormire fuori dalle proprie case. Molti abitanti e sindaci dei comuni colpiti dal terremoto chiedono di allestire delle tendopoli e di non organizzare il trasferimento dei cittadini sulla costa in strutture alberghiere.

A Roma numerosi edifici, strade e altre infrastrutture sono chiusi oppure oggetto di controlli. Tra le altre, anche l’Università La Sapienza è stata chiusa, mentre il ponte Giuseppe Mazzini è rimasto bloccato al traffico per quasi tutto il giorno.La bufala della magnitudo dei terremoti abbassata di proposito, purtroppo, continua a girare. Alle 17.30, intanto, si è riunito un Consiglio dei Ministri straordinario sul terremoto a cui partecipano anche i presidenti delle quattro regioni più colpite, il commissario alla ricostruzione Vasco Errani e il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Il CdM stabilirà la prosecuzione dell’emergenza terremoto, iniziata con il sisma del 24 agosto.

Di seguito le notizie di oggi, in ordine cronologico.

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