Il soldato israeliano che aveva sparato a un attentatore palestinese ferito e immobile sarà processato per omicidio colposo

Il 24 marzo a Hebron, in Cisgiordania, un soldato israeliano ha sparato alla testa a un attentatore palestinese ferito e immobile, sdraiato per terra. L’evento è stato ripreso da un dipendente della ONG “B’Tselem” e se ne è parlato molto perché l’attentatore si muoveva a malapena ed era strettamente sorvegliato da una decina di altri soldati. Il 14 aprile un tribunale militare ha deciso che il soldato sarà processato per omicidio colposo, un’accusa meno grave rispetto a quella per omicidio volontario, richiesta dalla difesa dell’attentatore ucciso. Il soldato, di cui non è stato diffuso il nome, resterà in custodia almeno fino a lunedì.

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