Quando Brad Pitt ha cominciato a fare l’attore, una parte della redazione del Post non era ancora nata, per dire. E nessuno usava Internet, figuriamoci Facebook, gli iPhone e compagnia. È un discorso che ormai si può fare per un sacco di cose, è vero: ma per uno che si tira dietro l’immagine di attore giovane e bello, nella generazione di grandi divi americani del secondo millennio, fa un po’ impressione. Così, Brad Pitt ha 50 anni. E quindi, sancito che ormai è un attore “di un’altra generazione”, è l’occasione buona per riconoscere a uno che potrebbe essersi seduto pigramente sull’immagine di belloccio, biondo e da-poster-in-cameretta, di avere voluto diventare ben altro e di esserci riuscito (come il suo collega Leonardo DiCaprio, peraltro). Oggi ha 50 anni, sì – e i rotocalchi moderni lo rincorrono col repertorio di frivolezze annesse – ma è uno dei più importanti attori del mondo (e parliamo di tre-cinque persone, non di venti), è stato nominato all’Oscar tre volte e lo hanno arruolato registi come Tarantino, Scott, Malick, Fincher, e i fratelli Coen, per dirne qualcuno.
Non ha mai avuto la faccia di George Clooney, o quel fascino lì: ma proprio per questo è stato più bravo a diventare Brad Pitt di oggi, considerato da dove era partito, certe particine in serie tv da teenagers o in Dallas. Questo è lui, una foto all’anno per 27 anni, da allora a oggi: e buon compleanno.
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