People shout anti-government slogans during a protest in Belo Horizonte, Brazil, Saturday, June 22, 2013. Demonstrators once again took to the streets of Brazil on Saturday, continuing a wave of protests that have shaken the nation and pushed the government to promise a crackdown on corruption and greater spending on social services. (AP Photo/Felipe Dana)

Continuano le proteste in Brasile

In diverse città, e davanti agli stadi dove si è giocata la Confederations Cup, nonostante il discorso fatto in tv dalla presidente Dilma Rousseff

Ieri nelle città brasiliane di Belo Horizonte e Salvador – dove si sono giocate le partite della Confederations Cup – ci sono stati nuovi scontri tra gruppi di manifestanti e la polizia, mentre in altre città coinvolte nelle proteste già durante la settimana scorsa, come San Paolo, le manifestazioni sono state pacifiche. A Belo Horizonte, dove secondo la polizia c’erano circa 60 mila manifestanti, gli scontri sono iniziati quando un gruppo di persone ha cercato di oltrepassare una zona di sicurezza creata dalla polizia intorno allo stadio Mineirao: per respingere i manifestanti, la polizia ha usato proiettili di gomma e gas lacrimogeni.

Oltre agli scontri ci sono stati anche diversi danneggiamenti: sono stati rotti i vetri di alcuni negozi e sono state incendiate alcune auto. Nella manifestazione di San Paolo, invece, decine di migliaia di persone hanno bloccato una delle strade più importanti della città: i manifestanti hanno criticato una proposta di modifica legislativa che limiterebbe i poteri della Procura federale nelle indagini contro la corruzione e gli abusi di potere. Sono stati proprio alcuni procuratori federali, tra l’altro, ad essere stati al centro di un grosso caso di corruzione, che prevedeva un uso illecito dei fondi pubblici per pagare i politici.

Nei giorni scorsi i manifestanti avevano protestato soprattutto contro l’aumento del costo dei trasporti pubblici: le autorità di San Paolo e Rio de Janeiro hanno deciso in seguito di revocare il provvedimento. Inoltre, i manifestanti hanno criticato il governo per i costi necessari all’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2014 e accusato il governo di corruzione.

Altre manifestazioni sono in programma anche nella giornata di oggi, nonostante il discorso fatto in tv dalla presidente Dilma Rousseff venerdì per cercare di calmare la protesta: aveva spiegato di voler parlare con gli organizzatori delle manifestazioni, per cercare di trovare una mediazione con le loro richieste. Il presidente brasiliano ha anche annunciato una serie di riforme nel settore dei trasporti pubblici e per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi che vanno allo stato per lo sfruttamento di risorse naturali che, ha detto Dilma Rousseff, saranno investiti in programmi di istruzione.

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