Nel progetto Aftershock Haiti, con cui il fotografo statunitense Jon Lowenstein ha vinto il Master Hasselblad Award 2012 nella sezione Editorial, l’isola di Haiti e la sua capitale, Port-au-Prince, sono state fotografate in modo molto soggettivo e personale – le immagini sono scattate con una Polaroid ad alte temperature e in condizioni estreme – dopo il devastante terremoto nel 2010. Il terremoto di Haiti provocò la morte di duecentomila persone e la distruzione di circa centomila case, in un paese già considerato uno dei più poveri al mondo. Ancora oggi, tre anni dopo, circa 500.000 persone vivono in alloggi di emergenza e in condizioni pessime.
Attenzione: la gallery contiene alcune immagini forti
Jon Lowenstein è nato nel 1970, i suoi progetti hanno tutti un approccio riflessivo e autoriale. Le sue fotografie raccontano spesso situazioni di povertà e di violenza. Lowenstein collabora con Noor, un’agenzia olandese creata da un gruppo di fotografi e ricercatori. L’anno scorso la serie Aftershock Haiti è stata esposta al Festival di fotografia Cortona on the Move (qui il programma dell’edizione 2013).
Il Post seguirà con una pagina speciale dedicata alla fotografia le novità legate a Cortona on the move mostrando i lavori delle edizioni passate, e proponendo materiali, articoli e contenuti sulla fotografia in generale.
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