Indian men search for coins and gold in the polluted waters of the Ganga river at Sangam after the Kumbh Mela festival, in Allahabad on April 2, 2013. The two month long Kumbh Mela, celebrated every 12 years at the conjunction of two sacred rivers on the outskirts of the northern Indian city of Allahabad, drew massive crowds of devotees, ascetics and foreign tourists till its conclusion on March 10. AFP PHOTO/SANJAY KANOJIA (Photo credit should read Sanjay Kanojia/AFP/Getty Images)

Il Gange dopo il Kumbh Mela

Le foto del fiume inquinatissimo dopo l'affollata festa induista

Lo scorso 10 marzo si è concluso il Kumbh Mela, la festa induista che si celebra ogni dodici anni che raduna milioni di fedeli provenienti da tutto il paese e che è considerata il più grande raduno di persone del mondo. La festa è durata quasi due mesi, durante i quali milioni di persone si sono immerse nella Triveni Sangam, la confluenza tra i fiumi Gange, Yamuna e il Saraswati, fiume sacro e invisibile, per cancellare i propri peccati. Questo, oltre all’inquinamento causato dalle sostanze industriali, ha comportato un peggioramento dello stato delle acque del Gange, che è già considerato uno dei fiumi più inquinati del mondo: come testimoniano le fotografie realizzate dal fotografo indiano Sanjay Kanojia moltissimi indiani, non curanti dell’altissimo rischio di malattie e infezioni, si immergono nelle acque alla ricerca di monete e oro.

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