Circa 15 minuti prima che George Osborne, il Cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito – che ha il ruolo del ministro dell’Economia – iniziasse la presentazione ufficiale del bilancio per il 2013 in Parlamento, sull’account Twitter del tabloid inglese London Evening Standard è stata pubblicata l’immagine della prima pagina del giornale (che viene pubblicato di sera), in cui venivano citati alcuni dei punti principali del bilancio: la crescita al di sotto delle aspettative, i tagli alla spesa, l’innalzamento di alcune tasse, per esempio. Informazioni che dovevano rimanere segrete finché il Cancelliere non avesse iniziato il suo discorso.
Quando George Osborne è entrato alla Camera dei Comuni, alcuni esponenti del Partito Laburista, all’opposizione, hanno mostrato l’immagine della prima pagina del London Evening Standard, contestando il fatto che informazioni e dettagli così importanti fossero state pubblicate dalla stampa prima del discorso in Parlamento (e a borse aperte). Joe Murphy, giornalista politico del giornale, ha pubblicato sul proprio account Twitter un messaggio per scusarsi dell’«errore molto grave».
Scrive il Guardian che il “giovane giornalista”, che ha usato l’account del giornale per pubblicare l’immagine, è stato sospeso e la direzione del giornale ha avviato un’indagine interna. La diffusione di queste informazioni rappresenta, oltre a una violazione delle regole, anche un problema per via della possibile reazione dei mercati azionari e della Borsa di Londra.
La presentazione del bilancio, che si celebra nel cosiddetto Budget Day, fa parte di un rito complesso e cerimonioso. Il bilancio viene presentato dal Cancelliere alla Regina il giorno prima della presentazione in Parlamento: nel giorno del Budget Day, che si celebra sempre nel mese di marzo e di mercoledì, il Cancelliere fa la sua apparizione fuori dal numero 11 di Downing Street, la sua residenza ufficiale, impugnando una valigetta rossa, chiusa, che contiene i fogli del discorso che sarà fatto poi a Westminster, la sede del parlamento.
Foto: George Osborne (CARL COURT/AFP/Getty Images)
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