Nella sua rubrica su Repubblica di martedì, Michele Serra è tornato a criticare assai severamente Beppe Grillo – stavolta sul rifiuto a farsi intervistare in tv – di cui un tempo fu collaboratore e autore.
Grillo non lo sa (è troppo sicuro di sé per capirlo), ma il rifiuto di sottoporsi al normale tran tran televisivo lo rende odioso quasi quanto Berlusconi, e gli costerà un po’ di voti. Non quelli dei suoi fedeli, sicuri di appartenere a una genia superdotata e autosufficiente, gli internauti che possono comunicare, conoscere, giudicare e decidere servendosi solo del web. Ma quelli degli incerti, che sono attratti dalla sua foga di cambiamento, ma diffidano del suo ininterrotto sbraitare, e tutto sommato non disistimano la mediocrità della democrazia al punto da preferire l’autoritarismo.
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(Foto Marco Alpozzi – LaPresse)
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