Barack Obama ha confermato che ora il governo degli Stati Uniti riconosce pienamente la coalizione che si oppone al regime di Bashar al Assad, in Siria. Gli oppositori sono considerati i legittimi rappresentanti del popolo siriano e saranno quindi gli interlocutori per gestire la crisi che riguarda il paese, dove da oltre un anno ci sono scontri tra il regime e chi chiede la fine della presidenza Assad. Altri paesi, tra cui la Francia, il Regno Unito e la Turchia, avevano già riconosciuto nei mesi scorsi l’opposizione siriana. Secondo gli attivisti, la guerra civile ha fino a ora causato la morte di 40mila persone, ma è difficile avere conferma su questa stima perché non esistono numeri ufficiali affidabili.
Le Nazioni Unite stimano che all’interno del paese e lungo i confini, soprattutto con la Turchia, ci siano circa 1,5 milioni di sfollati. Migliaia di siriani quest’anno hanno trovato rifugio nei paesi confinanti, mentre altri ancora attendono lungo i confini. Sono stati allestiti campi profughi per dare accoglienza e riparo alle famiglie in fuga. Uno di questi è il campo vicino ad Azaz, una piccola città siriana che si trova a 30 chilometri a nord-nordovest di Aleppo, dove ci sono da mesi duri scontri tra oppositori e forze fedeli al regime di Assad.