<p>Foto Mauro Scrobogna /LaPresse<br /> 06-12-2012 Roma<br /> Politica<br /> Camera &#8211; fiducia dl costi politica<br /> Nella foto: Fabrizio Cicchitto PDL<br /> Photo Mauro Scrobogna /LaPresse<br /> 24-04-2012 Rome<br /> Politics<br /> Chamber of Deputies &#8211; vote of confidence &#8211; costs of politics<br /> In the picture: Fabrizio Cicchitto PDL</p>

Le foto di giovedì alla Camera

Immagini di una giornata politica particolarmente complicata

Oggi la Camera ha votato il provvedimento sui costi della politica, su cui il governo aveva posto la fiducia. Il provvedimento è stato approvato con 281 voti favorevoli, 77 contrari e 140 astenuti. Anche il Senato ha votato e approvato la fiducia riguardo il decreto sviluppo, ma il clima politico è stato in fermento per tutto il giorno: il decreto è stato approvato con 127 voti, 17 contrari e 23 astenuti (e un numero legale di 167), ma senza ottenere la maggioranza assoluta dei voti. Questa mattina il capogruppo del PdL Maurizio Gasparri aveva annunciato che il suo gruppo non avrebbe partecipato al voto «pur consentendo il mantenimento del numero legale», segnalando così «il passaggio del nostro gruppo a una posizione di astensione nei confronti del governo».

La decisione è stata presa dopo che il ministro allo Sviluppo Corrado Passera aveva commentato negativamente una possibile candidatura di Silvio Berlusconi: Gasparri ha spiegato che l’astensione del PdL non riguarda soltanto il voto di oggi, ma che sarà così d’ora in poi, garantendo però di non mettere in pericolo l’approvazione della legge di stabilità. Alcuni esponenti del partito come Beppe Pisanu, l’ex ministro Franco Frattini e qualche altro hanno detto di non condividere la posizione del gruppo e hanno votato la fiducia. Va ricordato che al Senato gli astenuti sono conteggiati per il raggiungimento del quorum (e dunque l’astensione equivale in pratica a un voto contrario).

Foto: Fabrizio Cicchitto, capogruppo del PdL alla Camera (Mauro Scrobogna /LaPresse)

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