(BENOIT PEYRUCQ/AFP/Getty Images)

La condanna di Adlene Hicheur

È un ex ricercatore franco-algerino del CERN, è stato condannato in Francia a 5 anni di carcere per alcune mail scambiate con dei terroristi di Al-Qaida

Ieri un tribunale di Parigi ha condannato a 5 anni di carcere per terrorismo Adlene Hicheur, un ex ricercatore franco-algerino del CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare).

Hicheur era stato arrestato nell’ottobre del 2009 per via di alcune email sospette scambiate con Mustapha Debchi, uno dei principali rappresentanti dell’organizzazione terroristica al-Qaida nel Maghreb islamico (AQMI). Hicheur diceva di avere intenzione di collaborare con al-Qaida per organizzare alcuni attentati terroristici. In particolare, nelle email, inviate tra 2008 e 2009, Hicheur si offriva di individuare obiettivi sensibili per eventuali attentati in Francia, come una base militare in Alta Savoia, anche se successivamente non ha partecipato a nessun progetto concreto.

Hicheur si era difeso dicendo che aveva scritto quelle email in un periodo molto difficile, quando le sue condizioni di salute erano molto gravi e dunque non aveva il pieno controllo delle sue facoltà mentali. Hicheur ha detto di aver sofferto in quei mesi di forti dolori alla schiena, che per combattere il dolore prendeva molta morfina e che dunque non aveva davvero l’intenzione di partecipare a simili attacchi terroristici. I giudici non hanno creduto alla sua versione.

Hicheur, 35 anni, era stato arrestato nel 2009 dopo un’indagine aperta l’anno prima in seguito ad alcune lettere minatorie ricevute dal presidente in carica francese Nicolas Sarkozy. Ora Hicheur potrebbe presentare ricorso ma probabilmente lascerà perdere in quanto, come ha ricordato il suo avvocato Patrick Baudouin (che ha definito “scandalosa” la sentenza), ha già scontato circa due anni e mezzo di carcere da quando è stato arrestato e dunque potrebbe uscire presto per buona condotta.

La condanna di Hicheur è la prima per terrorismo dalla morte di Mohamed Merah, l’autore degli attentati di Tolosa e Montauban ucciso dalle forze speciali lo scorso 22 marzo. Nella circostanza, il presidente Nicolas Sarkozy aveva annunciato controlli molto più severi su Internet nei confronti di gruppi terroristici e loro sostenitori.

foto: BENOIT PEYRUCQ/AFP/Getty Images

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