Il ciclone tropicale Yasi ha colpito duramente il Queensland causando molti danni, soprattutto nelle città di Tully, Mission Beach e Cardwell, ma fortunatamente non si registrano vittime e si parla di un numero contenuto di feriti. Anna Bligh, il premier dello stato australiano che si trova a nord-est del continente, ha confermato che la violenza del ciclone è stata inferiore rispetto a quanto inizialmente previsto, anche se nella fase di picco i venti hanno raggiunto i 300 chilometri orari.
La perturbazione ha colpito le linee elettriche e telefoniche del paese lasciando almeno 18mila abitazioni senza luce. I soccorsi sono già attivi nell’ampia area colpita dal ciclone e stanno affrontando le prime emergenze, anche se i loro interventi vengono complicati dalle strade rese inagibili da detriti e alberi caduti che ostacolano la marcia dei mezzi di pronto intervento. Nella città di Tully, i soccorsi si sono concentrati sulla messa in sicurezza delle abitazioni, mentre a Cairns gli abitanti possono tornare nelle loro abitazioni, anche se si temono nuovi allagamenti nell’area.
Nella città costiera di Cardwell si registrano al momento i danni più consistenti. Le barche nel porto sono finite una sopra l’altra a causa dei forti venti e dei moti ondosi. Lungo la costa decine di case hanno perso il tetto, mentre verso l’entroterra intere piantagioni di banane sono andate distrutte. Intanto, nelle zone di Cairns e Townsville sono previsti nuovi violenti temporali che potrebbero rallentare le operazioni di soccorso.
Le notizie che arrivano dalle città maggiormente colpite del Queensland sono ancora frammentarie e lo stesso premier invita alla cautela, sia sulla stima dei danni sia su quella delle vittime.