Il dizionario serve sempre

Per esempio, per la comprensione del testo negli editoriali di Repubblica

Nella sostanza ciò che colpisce nell’editoriale di oggi di Peppe D’Avanzo su Repubblica è ben altro, ma nella forma non si resta indifferenti alla successione di termini usati per definire l’entourage del Presidente del Consiglio. Al Post non saremmo capaci di tanto, e anzi per prudenza – le sapevamo, eh; per prudenza! – siamo andati sul dizionario.

corifèo s. m. [dal lat. coryphaeus, gr. κορυϕαῖος, der di κορυϕή «cima»]. – 1. Capo dell’antico coro greco, spec. di quello drammatico. 2. fig. Capo, esponente più rappresentativo, spesso soltanto teorico, di un gruppo di persone, di un partito, di un movimento culturale o artistico, e sim. Con questa accezione, in cui può essere usato anche, talora, il femm. corifea, ha spesso (ma non necessariamente) tono ironico o spregiativo.

turiferàrio s. m. [dal lat. mediev. turiferarius, comp. di tus turis «incenso» e tema di ferre«portare»]. – Nella liturgia cattolica, il ministrante (o ministro) che porta l’incensiere o turibolo. Fig., letter. e poco com., adulatore, incensatore.

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