Costruire l’Hyperloop non sarà semplice

Nonostante i primi test incoraggianti, Hyperloop One dovrà superare grossi ostacoli normativi e tecnologici per realizzare il suo treno a levitazione magnetica

di Brian Fung – The Washington Post

Il test di Hyperloop One in Nevada l'11 maggio 2016 (David Becker/Getty Images)
Il test di Hyperloop One in Nevada l'11 maggio 2016 (David Becker/Getty Images)

Dopo che questa settimana la società Hyperloop One è riuscita a far viaggiare una slitta di metallo su un percorso di prova a una velocità di oltre 160 chilometri orari, grazie a un motore elettrico, la domanda che si stanno facendo tutti nel settore è: quando verrà realizzato il vero Hyperloop? Il test è durato solo pochi secondi ed è servito a dare un’idea di come sarà il progetto, se e quando gli ingegneri riusciranno a completarlo. Secondo il CEO di Hyperloop One, Rob Lloyd, l’azienda sarà in grado di trasportare passeggeri a partire dal 2021, ma in realtà i tempi potrebbero essere più lunghi.

L’Hyperloop in sostanza è un treno a levitazione magnetica che viaggia all’interno di un grande tubo quasi totalmente vuoto. La mancanza di atmosfera riduce l’attrito e in teoria dovrebbe permettere ai passeggeri di spostarsi alla stessa velocità di un aereo. Nel test di mercoledì non sono stati usati i tubi e la slitta è stata montata su dei binari che non faranno parte del prodotto finale. Il test è stato il primo passo verso la costruzione del modello pienamente funzionante che Hyperloop One vuole provare prima della fine dell’anno, ma arrivare al punto in cui degli esseri umani potranno viaggiare con l’Hyperloop non sarà comunque semplice. Gli ostacoli che Hyperloop One dovrà affrontare sono sostanzialmente tecnologici e politici, e potrebbero far sì che ci vogliano anni prima che sia possibile spostarsi all’interno delle piccole capsule senza finestre di Hyperloop One.

Molti dei problemi tecnologici sono legati alla fragilità del corpo umano. Le fasi di accelerazione, frenata e curva sottopongono il corpo a una forza che aumenta proporzionalmente alla velocità, e che oltre un certo limite potrebbe causare ictus o svenimenti. Superare questi ostacoli in realtà non è così complicato e basterebbe un po’ fisica. Il vero problema per Hyperloop sono le implicazioni che queste soluzioni avrebbero a livello politico.

Per evitare che venga esercitata un’eccessiva forza sui passeggeri l’Hyperloop deve viaggiare in linea retta: non può fare curve, se non in modo molto graduale. «Quando si viaggia a oltre 950 chilometri all’ora non si possono fare curve e bisogna rimanere molto aderenti», ha raccontato James Powell, un fisico che ha contribuito al progetto del treno a levitazione magnetica, al sito LiveScience nel 2013. Per viaggiare in modo efficiente negli Stati Uniti, quindi, il tracciato dell’Hyperloop dovrebbe probabilmente attraversare molte proprietà private. La proposta inziale di Musk, il multimiliardario CEO del produttore di auto elettriche Tesla e di SpaceX che ha ideato il progetto, prevedeva un budget di un miliardo di dollari per l’acquisizione dei permessi e dei diritti sui terreni. Secondo Musk la costruzione dell’Hyperloop richiederebbe meno terre rispetto ai progetti per i treni ad alta velocità, dal momento che i piloni che sostengono il percorso sopraelevato dell’Hyperloop sarebbero «simili a degli alberi o ai tralicci in cui passano le linee telefoniche». L’Hyperloop, poi, potrebbe persino essere costruito nello spazio occupato da uno spartitraffico autostradale: in questo modo si ridurrebbero i costi dell’acquisto di terreni privati ma aumenterebbero quelli per i permessi del governo, che negli Stati Uniti sono necessari per costruire infrastrutture su terreni pubblici.

Nel complesso potrebbero esserci quindi diversi problemi difficili da risolvere a livello normativo, simili a quelli affrontati da Google per Google Fiber, che sceglie con attenzione in quali città realizzare il progetto, sulla base dei costi dei permessi. Hyperloop One, però, non potrà scegliere le aree dove costruire il suo treno così facilmente, dal momento che il percorso che collega due città dovrà essere il più diretto possibile. Nel caso in cui una città si rifiutasse di essere attraversata da Hyperloop potrebbe essere necessario trovare un percorso alternativo intorno all’area, ma in questo modo il treno dovrebbe rallentare molto per curvare, o iniziare la curva con largo anticipo, deviando dal suo percorso originale e rendendo così necessario comprare altri terreni o altri permessi.

In questo senso, i vincoli per l’Hyperloop sono maggiori di quelli per i progetti dei treni ad alta velocità. Se non sarà la fisica a bloccare il progetto, potrebbero pensarci i cittadini americani con il loro rifiuto a far costruire opere pubbliche nelle zone in cui vivono.

© 2016 – The Washington Post