I terroristi e le Playstation 4

Si parla di nuovo del sistema di messaggi della console di videogiochi, complicato da intercettare, ma non ci sono ancora prove che sia collegato agli attacchi di Parigi

(LEON NEAL/AFP/Getty Images)
(LEON NEAL/AFP/Getty Images)

Ci sono ancora poche informazioni sull’identità e le storie degli attentatori che hanno attaccato Parigi venerdì 13 novembre, ma sembra che siano coinvolti anche cittadini belgi – a Bruxelles, capitale del Belgio, sono stati effettuati molti arresti nei giorni scorsi – e due macchine utilizzate durante gli attacchi avevano una targa belga. Negli ultimi anni il Belgio è diventato uno dei paesi europei in cui l’attività islamista radicale è più forte. Il ministro degli Interni Belga, Jan Jambon, ha detto che 400 cittadini belgi hanno lasciato il paese per combattere insieme all’ISIS, 40 ogni milione di abitanti, il dato più alto in Europa: per la Danimarca, il secondo paese per questo genere di attività, sono 27 ogni milione. Secondo Jambon le autorità belghe hanno un buon controllo della situazione per quanto riguarda il terrorismo nel paese, tranne che per quello che accade a Bruxelles: la città è divisa in molti distretti, dotati di una certa autonomia, il che rende difficile coordinare gli sforzi dell’antiterrorismo.

Le comunicazioni tramite Playstation 4

Un’altra preoccupazione di Jambon per la lotta al terrorismo riguarda il crescente uso della Playstation 4 da parte dei terroristi per comunicare tra loro. La Playstation 4 è una console per videogiochi uscita nel 2013 che permette anche di fare chiamate e mandare messaggi agli altri giocatori, quando si gioca online. Secondo Jambon i messaggi inviati tramite Playstation 4 sono estremamente difficili da intercettare: «è ancora più complicato che per WhatsApp» ha detto durante un evento organizzato da Politico. WhatsApp – che era già considerato un sistema di comunicazione molto sicuro – ha deciso di criptare i suoi messaggi lo scorso anno, in seguito al caso Snowden. Inoltre, scrive il Telegraph, c’è la possibilità che i terroristi utilizzino i videogiochi per comunicare – evitando di scrivere messaggi nelle chat dei giochi – anche solo facendo tenere ai protagonisti del gioco determinati comportamenti.

Non ci sono prove che Playstation 4 siano state utilizzate per pianificare gli attentati di Parigi, al momento.