Apple Music va bene o male?

Solo 6,5 milioni di persone usano la versione a pagamento, ma il numero di nuovi iscritti alla versione di prova gratuita aumenta

di Jordan Weissmann – Slate

(Andrew Burton/Getty Images)
(Andrew Burton/Getty Images)

Forse è perché ho passato parte della mattina incastrato in una battaglia persa con la sua interfaccia malfunzionante, ma la notizia che Apple Music – il nuovo servizio di musica in streaming di Apple –abbia raccolto solamente 6,5 milioni di utenti che pagano un abbonamento dopo il suo lancio in estate mi colpisce: è di cattivo auspicio per un prodotto che ha potuto contare sulla forza del marketing della più famosa azienda tecnologica al mondo. Tim Cook, il CEO di Apple, ha diffuso il dato lunedì durante un incontro organizzato dal Wall Street Journal, aggiungendo che altri 8,5 milioni di persone si sono iscritte per la versione di prova gratuita di tre mesi di Apple Music.

Proviamo a contestualizzare questi numeri.

1. Per cominciare, si stima che ci siano 94 milioni di statunitensi che utilizzano gli iPhone (il dato è riferito a marzo scorso). Con 15 milioni di utenti in totale, e con meno la metà di questi che paga l’abbonamento da 9,99 dollari al mese, Apple Music non sembra aver fatto molto breccia tra i fan di Apple, ed è un po’ sconcertante considerato che l’app viene installata automaticamente come aggiornamento all’ultima versione del sistema operativo di iPad e iPhone.

2. Considerato che il servizio in agosto aveva 11 milioni di iscritti per i tre mesi di prova gratuiti, solo il 60 per cento di chi lo ha provato è passato al modello a pagamento, cosa che ha indotto alcuni analisti a sovrastimare il risultato. Ma c’è una forte probabilità che molti di questi nuovi iscritti abbiano lasciato che la loro iscrizione si rinnovasse in automatico, magari dimenticandosene, e che quindi la cancellino non appena se ne saranno resi conto.

3. Quando Apple ha iniziato ad abbozzare i piani per il suo Apple Music, si era detto che l’azienda mirava a ottenere 100 milioni di abbonamenti (ma bisogna ammettere che non era stata posta una data di scadenza per raggiungere questo obiettivo). La realtà è andata diversamente e secondo gli analisti potrebbero rimanere appena 3,5 milioni di iscritti a pagamento quando le persone inizieranno a cancellarsi dal servizio a novembre, nel periodo in cui scadrà la versione di prova gratuita per molti di loro. Ciò detto, Apple Music è ben distante dal realizzare le sue grandi ambizioni, ma se la sta cavando comunque un poco meglio rispetto a quanto previsto da alcuni.

4. A giugno il servizio di musica in streaming Spotify – leader del mercato e che, a differenza di Apple, offre un’opzione gratuita per l’ascolto della musica in cambio di qualche pubblicità – ha raggiunto i 75 milioni di utenti attivi, 20 milioni dei quali pagano un abbonamento. Spotify ha dalla sua il vantaggio di esistere dal 2006, ma comunque ha guadagnato circa 10 milioni di utenti paganti nel solo ultimo anno. Le cose per Apple Music potrebbero comunque andare peggio: Tidal, il servizio in streaming di Jay Z, ha circa un milione di iscritti.

Apple Music è quindi un fallimento totale o solo una lieve delusione? Per ora sarei più orientato verso la seconda. Apple aveva nei piani di conquistare il mercato degli streaming con una sorta di shock ben orchestrato e una campagna imponente, ma chiaramente non ha funzionato. E se in pochi mesi diventerà chiaro che molti clienti decidono di cancellarsi dopo avere permesso inavvertitamente ad Apple di addebitargli il costo di uno o due mesi di abbonamento, sarà il segno che c’è un serio problema. Ma per ora il prodotto sembra convincere la maggior parte degli utenti che provano la versione di prova gratuita a passare a quella in abbonamento, il numero totale di utenti cresce e l’usabilità dell’applicazione migliora, cosa che potrebbe farle ottenere nuovi fan.

Cook, naturalmente, sembra comunque mantenere il suo entusiasmo. Parlando di Apple Music, lunedì ha detto che “le cose stanno andando molto bene”. Vedremo.

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