Schizzare verso l’alto

Quando si mettono dei numeri in un articolo, spesso conviene eseguire le operazioni relative...

Labadal mi ha appena segnalato questo articolo sulle autocertificazioni dei redditi fasulle nelle università romane. Mentre sto leggendo l’articolo il mood è “83% indignato”, ma non è per quello che Labadal mi ha segnalato l’articolo e io ne sto parlando qui: è banalmente una storia di numeri.

da che livello si può schizzare al 62%?

Come potete leggere, «nel 2013 la percentuale degli studenti che ha dichiarato il falso è schizzata al 62%». Il verbo “schizzare” è molto forte, e si può immaginare che in passato la percentuale fosse molto minore. Ma quanto minore? 45%? 40%? 35%? Forse ancora meno? Beh, la frase precedente è «se nel 2012, a fronte di 848 verifiche, 521 casi sono risultati irregolari». Prendete l’app calcolatrice sul vostro furbofono, e calcolate che percentuale è 521/848. Troverete che è il 61,4%. Insomma, la percentuale di furbetti del modulino è schizzata di meno dell’un percento, o se preferite è rimasta praticamente costante. Diciamo che se la matematica non è un’opinione, il linguaggio – almeno quello giornalistico – forse lo è.

p.s.: una curiosità: il messaggio di Labadal indicava come percentuale attuale di dichiarazioni false non il 62% ma il 63%. Chissà se è stato un lapsus suo oppure l’articolo è stato corretto in corsa 🙂

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