Il tennis è un gioco iniquo

Nel calcio, nel basket, e in tanti altri sport chi fa più punti vince. Nel tennis non è necessariamente così, ma si può vincere anche con molti punti in meno: più di quanto vi potreste aspettare

Mentre scrivo queste righe, a Wimbledon stanno aspettando che si riprenda per la seconda volta il match tra John Isner e Nicolas Mahut. Il problema per una volta non è stata la pioggia: alla fine della seconda giornata di gioco, l’incontro era infatti stato di nuovo sospeso per oscurità, mentre i due maratoneti si trovavano sul… 59 pari. Un punteggio cestistico più che tennistico, che entrerà dritto dritto nel Guinness dei primati per non uscirne probabilmente mai più. Sono parecchi gli sport che almeno in linea di principio possono produrre una partita infinita: si pensi a una finale di calcio dove le due squadre arrivano ai rigori e continuano a segnarli o farseli parare in simultanea. Il tennis però ha una peculiarità: in casi patologici come questo il vincitore finale potrebbe avere messo a segno molti meno punti dell’altro.

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