Guarda la fotografia

Ho controllato: uso Hipstamatic da neanche tre anni. Avrei detto molto di più. Faccio sempre un sacco di fotografie. Qualche anno fa la Nikon che usavo allora si ruppe, si bloccò l’obiettivo, e non metteva più a fuoco: me ne … Continua a leggere→

Ho controllato: uso Hipstamatic da neanche tre anni. Avrei detto molto di più. Faccio sempre un sacco di fotografie. Qualche anno fa la Nikon che usavo allora si ruppe, si bloccò l’obiettivo, e non metteva più a fuoco: me ne accorsi per alcune foto sfocate, che però mi sembrarono bellissime. Ne feci ancora, e poi comprai una macchina nuova, una Lumix, con cui cominciai a fare sfocate apposta. Non avevo mica inventato niente, ma con le foto è così: se le hai fatte tu, ti piacciono di più, anche se vai su Flickr e chiunque nel mondo le sta facendo belle come le tue almeno. Come sanno i parenti disperati che ora invece di subire le mie foto dei viaggi subivano le mie foto sfocate dei viaggi. E anche diversi amici su Friendfeed che ancora ricordano con raccapriccio quel periodo. Prima o poi ve ne rifilo un po’ anche qui.

Hipstamatic è stata la ragione principale per cui ho abbandonato lo “sfocatismo” (da non confondere con il “mossismo”). Per chi non lo sa, è un’applicazione su iPhone che aggiunge filtri ed effetti a monte dello scatto (non a valle come altri programmi e servizi) e produce foto quadrate con un generale effetto “analogico”. Ne avrei voluto scrivere da molto tempo: è sia un giocattolone che una cosa con cui si possono fare delle invenzioni notevole, a padroneggiarlo. Ma padroneggiarlo è quasi impossibile: le pellicole e gli obiettivi si sono moltiplicati, e così le combinazioni, e l’interfaccia è stupidamente faticosa e assurda, per preservare un’idea di retrò inutile e vezzosa. Quindi finisci per comprare tutto, ma usare solo quelle quattro o cinque pellicole che hai capito che effetto fanno (alcune poi hanno effetti inspidi e noiosi). Con quelle lì, però, vengono delle cose meravigliose e molto divertenti. in cui il tuo apporto è relativo (capire la luce e quale pellicola la esalti, individuare l’inquadratura), ma non più relativo di quando usi una macchina normale: è solo il risultato che cambia.

Però non ho mai tempo di scrivere tutte le cose che ho pensato su Hipstamatic, e riassumere gli articoli che ho letto. Ho smesso di andare in giro con la macchina fotografica, e anche le foto “normali” le faccio con iPhone. I parenti sono ulteriormente disperati. Voi siete più liberi di ignorarmi. Ma io un raccoltone lo metto, qui. Che magari da un giorno all’altro mi viene un altro squilibrio fotografico (Tiltshift, mi prende un po’ sì e un po’ no).













































































Vedi anche:

Continua sul Post