La fine dell’attualità

Un aspetto particolare delle bizzarrie dell’informazione italiana è quello delle “notizie che lo erano già”: nei giorni scorsi per esempio tutti i quotidiani hanno annunciato la possibilità della liberazione di Aung San Suu Kyi esattamente negli stessi termini in cui avevano dato la stessa notizia un mese prima. Capita spessissimo. A volte viene da pensare [...]

Un aspetto particolare delle bizzarrie dell’informazione italiana è quello delle “notizie che lo erano già”: nei giorni scorsi per esempio tutti i quotidiani hanno annunciato la possibilità della liberazione di Aung San Suu Kyi esattamente negli stessi termini in cui avevano dato la stessa notizia un mese prima. Capita spessissimo. A volte viene da pensare che se nelle redazioni arrivasse un’agenzia che dice che Obama è diventato presidente degli USA, qualcuno ci farebbe un pezzo.

Oggi in prima pagina sul Corriere c’è una bellissima foto di un orso polare che gioca con un cane da slitta. Il titolo è “L’orso polare che abbraccia i cani” e c’è un bell’articolo di Danilo Mainardi commenta le immagini. La foto “viene da una zona selvaggia”, l’orso “ha scelto un cane per amico”, “un fotografo documenta”, tutto un grande uso del tempo presente.

Le foto e l’incontro però sono del 1992.

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