(© Pietro Baroni / LUZ)

Pink China

È la Cina raccontata in un reportage emozionale e non cronachistico, senza costrizioni logico-razionali: dai dettagli sugli oggetti ai vasti paesaggi [Continua]

Di Pietro Baroni

Pink China è la Cina raccontata in un reportage emozionale e non cronachistico, senza costrizioni logico-razionali: dai dettagli sugli oggetti ai vasti paesaggi che li contengono per ripiegare su uomini, donne e bambini incontrati nel viaggio. Campi lunghi e ritratti per immortalare il contrasto tra l’uniforme ampiezza e le difformi singolarità del Paese, in modo da lasciare l’occhio vagare all’interno del quadro come lo sguardo dell’esploratore di fronte a una terra nuova. Grattacieli, giardini, parchi di divertimento e vialetti sono le quinte sceniche che testimoniano l’ipersviluppo della grande Cina, ai cui piedi si muovono persone capaci di colorare il Celeste Impero di rosa con i loro palloncini, pattini e motorini.

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