"Il Senato ha approvato la mozione anti ambientale della destra, in una versione che non riduce il furore ideologico della mozione originariamente presentata da D’Alì ma si limita a evitare riferimenti nominativi a funzionari dell’ICCP. […] l’obiettivo è ridurre l’impegno verso le rinnovabili e il risparmio energetico, e soprattutto ridurre il costo derivante dagli accordi internazionali non rispettati dall’Italia. Invece di affrontare il problema, abolirlo. […] non è tanto e soltanto l’ennesimo esempio di incompetenza ambientale del governo. E’ sopratutto un'ulteriore dimostrazione che la destra italiana è prima di tutto contraria al futuro. Propone di cacciare gli immigrati non tanto per razzismo, quanto per ritornare al bel mondo antico. Propone di tornare al nucleare perché non si fida delle nuove tecnologie rinnovabili. Immagina comunità chiuse e tradizionali, famiglie “non trasversali”, piccole patrie che possano farcela da sole. Propone passato, nega il futuro".