(Zdenek Bardon/ESO)

Gli sfuggenti “spettri rossi” fotografati nel deserto di Atacama, in Cile

Lo European Southern Observatory (ESO), tra le più importanti organizzazioni astronomiche internazionali, ha di recente condiviso l’immagine di alcuni “spettri rossi” fotografati all’orizzonte a La Silla, nel mezzo del deserto di Atacama, in Cile. Il fenomeno atmosferico è noto da tempo, ma non è ancora completamente compreso: le strisce luminose rosse sono una forma di fulmini che si verificano in quota sopra alle nubi dei temporali; di solito il processo fa sì che l’elettricità prodotta venga scaricata in alto nell’atmosfera, fino a 90 chilometri di altitudine.

(Zdenek Bardon/ESO)

Osservare e fotografare gli “spettri rossi” non è per nulla semplice, perché appaiono deboli all’orizzonte e solo in determinate condizioni. Erano stati fotografati per la prima volta alla fine degli Ottanta, provocando grande interesse tra i meteorologi.

Come spiega l’ESO: «Sullo sfondo della fotografia appare una tonalità verde, nota come luminescenza notturna. Durante il giorno, la luce solare sottrae elettroni all’azoto e all’ossigeno dell’atmosfera terrestre e, di notte, questi elettroni si ricombinano con gli atomi e le molecole, facendoli brillare. Di solito, l’airglow può essere visto solo in cieli molto bui, dove non c’è inquinamento luminoso».

(Zdenek Bardon/ESO)

I telescopi dell’ESO a La Silla si trovano a una quota di oltre 2.400 metri e, grazie alla mancanza di inquinamento luminoso, il luogo è ideale per compiere le osservazioni.

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