Patrick Roberts del Celtic dopo l'ultimo rigore sbagliato (Jeff J Mitchell/Getty Images)

Il gran derby di Glasgow vinto dai Rangers

Domenica pomeriggio, all’Hampden Park di Glasgow, si è giocata la semifinale della Coppa di Scozia tra Rangers e Celtic, una delle rivalità più sentite nel mondo del calcio che non è legata esclusivamente allo sport: il Celtic infatti è la squadra dei tifosi scozzesi legati alla tradizione irlandese e cattolica, i Rangers sono protestanti e più vicini alla cultura inglese. La partita tra le due squadre è conosciuta anche come “Old Firm” (“vecchia azienda”), un nome che indica il monopolio di Rangers e Celtic nel campionato scozzese: le due squadre vincono la Scottish Premiership ininterrottamente dal 1986, e sono le più ricche e seguite del paese. Negli ultimi quattro anni l’Old Firm si è giocato solo due volte, per via della bancarotta dei Rangers e della loro retrocessione in quarta divisione, avvenuta nel 2012. Poche settimane fa però, i Rangers hanno ottenuto la promozione in prima divisione e un anticipo di quello che succederà l’anno prossimo si è visto nella gran partita che si è giocata domenica.

I Rangers sono andati in vantaggio sedici minuti dopo l’inizio e hanno tenuto il gol di scarto fino al 50esimo minuto del secondo tempo, quando il Celtic ha pareggiato. La partita è poi proseguita ai supplementari: Barrie Mckay ha riportato in vantaggio i Rangers con un gran tiro da fuori, leggermente deviato da un difensore avversario, poi il Celtic è riuscito a pareggiare nuovamente, al 106esimo minuto, grazie a un gol di Tom Rogic. La partita è quindi proseguita ai calci di rigore, di cui ciascuna squadra ne ha battuti sette. L’errore decisivo per il Celtic lo ha commesso Rogic, autore dell’ultimo gol nei tempi supplementari.

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