Cosa deduce la «grafologa di punta della Procura di Roma» da poche righe scritte da Papa Francesco

Sabato 7 maggio, in occasione della “giornata delle comunicazioni sociali”, Papa Francesco ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto di un biglietto scritto da lui, in cui saluta brevemente i suoi follower. Il Corriere della Sera ne ha approfittato per fare analizzare la grafia del Papa a Mary Caldarazzo, definita dal Corriere «grafologa di punta della Procura di Roma» (la grafologia, che si propone di analizzare la personalità di una certa persona dalla sua grafia, è considerata una pseudoscienza e non va confusa con l’analisi forense o la perizia calligrafica). Caldarazzo ne ha ricavato un’analisi dettagliatissima:

«Dalla sua scrittura rilevo che il Papa è coerente con l’immagine che dà di sé al mondo: è una persona pura, semplice, che ha sacrificato il proprio ego in favore della continua dedizione agli altri. Infatti la zona media della sua scrittura, che rappresenta l’Io della persona, è schiacciata, il che significa che Francesco ha annullato le proprie aspirazioni personali per dedicarsi totalmente agli altri. Ciò non toglie però che Sua Santità sia una persona decisa, con un forte senso pratico, che non si lascia influenzare da nessuno e che per meglio portare a termine la sua missione preferisce non farsi coinvolgere nelle sue decisioni da chi ha vicino. Niente e nessuno può intervenire nelle sue scelte, insomma, nonostante ogni tanto risulti attraversato da qualche momento di ansia. Nella firma, omogenea al testo, poi si nota una grandissima vitalità e determinazione, un forte entusiasmo verso la vita e tantissima voglia di fare».

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