Da alcune settimane a Tokyo sono in corso i lavori di demolizione di uno dei palazzi più famosi della capitale giapponese: la Nakagin Capsule Tower, caratterizzata da una serie di cubi di cemento con finestre a oblò che la rendono molto simile a una pila di lavatrici giganti.
L’edificio fu progettato dall’architetto giapponese Kisho Kurokawa e alla sua inaugurazione, nel 1972, era considerato una struttura all’avanguardia e futuristica, simbolo del movimento architettonico del Metabolismo, creato in Giappone con l’idea che l’architettura urbana fosse un organismo da trasformare e adattare alle esigenze della società. Kurokawa aveva immaginato che le capsule avrebbero dovute essere smontate e rimontate ogni 25 anni per adattarsi alle nuove esigenze della società, in linea con lo spirito del movimento metabolista, ma nel 1997 i proprietari decisero di bocciare il progetto che prevedeva questo intervento, che sarebbe stato troppo complesso da realizzare.
Da anni la Nakagin Capsule Tower aveva diversi problemi strutturali (tra cui la mancanza di acqua calda), e un anno fa si era deciso di smantellarla per far posto a una nuova costruzione. Considerato il valore architettonico del palazzo, è stato deciso di non distruggere le capsule, ma di smontarle una per una e di donarle a musei, gallerie d’arte o istituzioni, sia in Giappone che all’estero.