Alcuni politici italiani si sono molto lamentati del vicequestore Rocco Schiavone, il personaggio protagonista di una serie tv che va in onda su Rai 2. Schiavone, interpretato dall’attore Marco Giallini, è un poliziotto romano che lavora ad Aosta inventato dallo scrittore Antonio Manzini. Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, di Forza Italia, non è d’accordo con il fatto che su Rai 2 venga mostrato un poliziotto che secondo lui «denigra la polizia di stato» e «fa apologia della cannabis»; e pensa che Schiavone sia un «eroe per imbecilli». Per questa ragione ha presentato un’interrogazione parlamentare, sottoscritta da Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello di Identità e Azione (IDeA), in cui chiede che la serie tv non venga più trasmessa.
Giovanardi ha definito Schiavone «un farabutto, un delinquente di grosso calibro che si fa i cannoni, ladro, corruttore, corrotto, procacciatore di prostitute, violento» e ha criticato Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, per non aver preso una posizione in merito. Secondo l’associazione di registi e sceneggiatori cinematografici e televisivi “100autori”, l’interrogazione parlamentare è una «sconcertante ingerenza che limita il racconto della vita dei personaggi e viola la libertà di espressione artistica».
La prima puntata di Rocco Schiavone, ispirata al primo romanzo di Manzini, Pista nera, è stata trasmessa il 9 novembre. È stata guardata da più di tre milioni di persone. La seconda, La costola di Adamo, è andata in onda l’11 novembre e la terza si potrà vedere il 18 novembre.
Come inizia la prima puntata di Rocco Schiavone: