Bedmounds.
Bed significa letto. Mounds invece vuol dire ammassi, cumuli.
Noah Kalina ci ha un fatto un progetto fotografico. Come viene specificato sul suo sito, l’inizio risale al 2013, la fine è aperta. E come mi scrive: “E’ iniziato nel momento in cui, per caso, rifacendo il letto, ho creato un “bedmound””.
E’ difficile riconoscere la bellezza nella quotidianità, e spesso ci si lascia convincere dalla banalità a non tentare nemmeno. Invece la rappresentazione ossessiva, la ricerca, la serialità e la serietà, innalzano spesso qualcosa di ordinario, così ordinario da passare inosservato, a centro dell’attenzione. Ed è questa la forza e la bellezza di questo lavoro.
Gli ho chiesto se c’è un significato particolare per lui, sotto queste coperte; risponde: “Quello che credo ora è che quando pensiamo a dei letti, ce li immaginiamo appena rifatti, precisi, che aspettano di essere usati. L’idea era di disfare questa visione, ed il letto con lei. Di tirare via le coperte e scolpire una figura monumentale usando le lenzuola che avrebbero accolto i nostri corpi, e dove i nostri corpi erano già stati, così da avere uno still-life (dei tessuti del sonno) ed un ritratto (della presenza di qualcuno)”.
Per seguire Noah quotidianamente, qui il suo account instagram: https://instagram.com/noahkalina
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