Macchine nella fabbrica di Daihatsu a Ryuo, nella prefettura di Shiga (Kyodo News via AP)

La casa automobilistica Daihatsu, di proprietà di Toyota, ha sospeso la produzione per uno scandalo sulla sicurezza delle sue auto

La casa automobilistica giapponese Daihatsu, di proprietà di Toyota, ha chiuso tutti e quattro i suoi stabilimenti fino alla fine di gennaio dopo aver ammesso di aver falsificato i test di sicurezza di 64 modelli di auto negli ultimi 30 anni: 24 di questi sono ancora venduti con il marchio Toyota. Lo scandalo potrebbe portare alla perdita del lavoro per circa 9mila persone e compromettere la reputazione di Toyota, fra le più grandi compagnie del settore al mondo.

Secondo un’indagine del ministero dei Trasporti giapponese i test sarebbero stati falsificati a causa delle pressioni per mantenere un alto ritmo di produzione. Al momento comunque non c’è prova che i modelli messi in commercio non fossero sicuri. Daihatsu, i cui modelli rappresentano circa il 10% delle vendite annuali di Toyota, ha detto che durante il periodo di inattività degli impianti risarcirà 423 fornitori nazionali con cui ha rapporti commerciali diretti.

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