Sabato il rapper iraniano Toomaj Salehi, che era stato arrestato nell’ottobre dello scorso anno per avere sostenuto le proteste seguite alla morte di Mahsa Amini, è stato liberato su cauzione.
Nello stesso giorno in cui è stata pagata la cauzione, la Corte Suprema (la massima autorità giudiziaria dell’Iran) ha respinto la sentenza con cui lo scorso luglio Salehi era stato condannato a sei anni e tre mesi di carcere e ha ordinato la sua liberazione. In particolare, è stato assolto dalle accuse di «avere insultato» l’Ayatollah Ali Khamenei – la “guida suprema” dell’Iran, cioè la massima autorità del paese – e di avere «comunicato con governi ostili».
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Salehi è un rapper molto popolare in Iran, dove è diventato famoso per i suoi testi di denuncia sociale contro la corruzione, la povertà diffusa e l’uccisione dei manifestanti.
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