Mercoledì l’Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite (OIM) ha annunciato che un gommone che trasportava almeno 60 persone migranti partite dalla Libia in direzione dell’Europa è affondato al largo della costa libica: ne sono annegate 55, e diverse altre risultano disperse. Cinque persone sono sopravvissute al naufragio e sono state riportate a terra dalla guardia costiera libica: si tratta di tre uomini pakistani, un egiziano e un bambino siriano. La barca era partita dalla città libica di Garabouli, a est di Tripoli, e si è capovolta poco dopo. Non è chiaro il motivo del naufragio, ma non è raro che le imbarcazioni su cui vengono trasportati i migranti nel Mediterraneo centrale siano poco sicure e inadatte a lunghi tragitti.
Secondo l’OIM, dall’inizio dell’anno almeno 537 persone sono risultate annegate o disperse al largo della Libia, mentre altre 4.300 sono state intercettate e riportate a terra. In base ai dati dell’agenzia, il 2023 è finora stato l’anno più mortale per i migranti che provano ad attraversare il Mediterraneo centrale dal 2017.
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