(AP Photo/Peter Dejong, File)

La campagna di Amsterdam per scoraggiare il turismo più problematico

Quello legato per lo più al consumo di marijuana e alla prostituzione legale, che il governo locale sta cercando di frenare da tempo

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Martedì il governo locale di Amsterdam ha avviato una campagna di comunicazione per scoraggiare l’arrivo di turisti che adottino comportamenti problematici per l’ordine pubblico: un problema con cui la città olandese, meta anche di turismo legato al consumo di marijuana e alla prostituzione legale, si confronta da tempo. La campagna consiste in una serie di annunci mirati online che compaiono a chi cerca informazioni su alcuni tipi di luoghi, come ostelli, pub o locali in cui organizzare feste, per esempio di addio al celibato.

La campagna si chiama “Stay Away” (State alla larga): i primi a cui si è rivolta sono i turisti uomini provenienti dal Regno Unito che abbiano tra i 18 e i 35 anni, considerati dal governo locale tra i più problematici. Nel corso dell’anno la campagna verrà estesa anche ad altri turisti provenienti da altre zone dei Paesi Bassi e da altri paesi europei.

Gli annunci contengono avvertimenti sui rischi e le conseguenze di comportamenti eccessivi legati all’abuso di alcol o di droghe: per esempio sulla possibilità di ricevere multe, di commettere reati o di eccedere fino a compromettere la propria salute. «I visitatori sono benvenuti, ma non se si comportano male e causano fastidio. In questo caso come città diciamo: piuttosto no, state lontani», ha detto al Telegraaf  l’assessore all’Economia di Amsterdam, Sofyan Mbarki.

È da tempo che Amsterdam cerca di limitare le conseguenze del turismo più problematico. Per esempio è in corso una discussione sull’opportunità di spostare altrove il famoso “quartiere a luci rosse”, quello in cui lavorano molte sex worker e che ogni giorno attira migliaia di persone, anche in questo caso con vari problemi di ordine pubblico e di disturbo per le donne che ci lavorano. Sempre in questo quartiere, il consiglio comunale di Amsterdam ha deciso che da metà maggio non sarà più possibile fumare marijuana per strada e ha anticipato l’orario di chiusura di alcuni locali.

– Leggi anche: Il quartiere a luci rosse di Amsterdam deve cambiare

Con obiettivi simili, questo mese ad Amsterdam partirà anche un’altra campagna di comunicazione rivolta invece a chi è già in città: si chiama “How to Amsterdam” (“Come stare ad Amsterdam”) e consisterà in una serie di avvisi online per esempio sul divieto di urinare in pubblico, sui rischi dell’abuso di alcol, sui rumori molesti e sull’acquisto illegale di droga.

La campagna “Stay Away” era stata annunciata pochi mesi fa e aveva provocato reazioni molto diverse: c’erano state città, come Edimburgo, che l’avevano apprezzata e avevano pensato di emularla, mentre alcuni osservatori avevano sostenuto che avvisi di questo tipo non sarebbero stati davvero efficaci a frenare il problema.

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