(Hannah Peters/Getty Images)

Le grandi inondazioni in Nuova Zelanda

Sono morte quattro persone e a Auckland migliaia di edifici sono senza acqua ed elettricità

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Da tre giorni l’isola settentrionale della Nuova Zelanda, dove si trovano molte delle principali città del paese tra cui Auckland, la più popolosa, è colpita da piogge fortissime, che hanno provocato frane, inondazioni improvvise e danni strutturali a strade ed edifici. Per ora sono morte quattro persone.

Questo weekend è caduta la stessa quantità di pioggia che normalmente cade in un’intera estate sull’isola: 249 millimetri soltanto sabato. Si tratta delle peggiori piogge dal 1985, quando un’alluvione improvvisa uccise tre persone e danneggiò oltre cinquanta case nella cittadina neozelandese di Te Aroha, a meno di cinquanta chilometri da Auckland.

Ad Auckland e altre cittadine dell’isola è stato dichiarato lo stato di emergenza nella tarda serata di sabato. Nelle città, migliaia di edifici sono rimasti senza elettricità e centinaia anche senza acqua: secondo il New Zealand Herald, negli ultimi due giorni settanta case nella zona di Auckland sono state evacuate a causa dell’inondazione. Quarantacinque strade attorno ad Auckland sono state chiuse o parzialmente chiuse a causa dei danni provocati dalle massicce inondazioni. Vicino a una baia a sud-est di Auckland, la Bay of Plenty, sono deragliati dieci vagoni di un treno merci che trasportava tronchi, ma i lavoratori a bordo non si sono fatti male.

Secondo il principale servizio meteorologico locale, MetService, dovrebbe piovere ancora più forte domenica e lunedì. Il ministro del Cambiamento climatico James Shaw ha sottolineato che le piogge intense che si stanno abbattendo su alcune regioni della Nuova Zelanda sono direttamente legate al cambiamento climatico.

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