(zeroCO2)

Regalare un mango, un ciliegio selvatico o un pino

Come fare o farsi un regalo diverso: piantare un albero in Guatemala o Perù, e seguirne la crescita, supportando le comunità locali

Quando dobbiamo scegliere un regalo di Natale per i nostri cari di solito pensiamo a due opzioni: o un regalo sfizioso, cercando magari di essere originali, o un regalo utile, cercando di non essere troppo banali. Solo in rari casi però le due opzioni coincidono. Una terza opzione, se magari abbiamo finito le idee, può essere un regalo solidale, ad esempio una donazione a un ente impegnato in iniziative benefiche, sottoscritta a nome di una persona cara.

Visto il crescente interesse per i temi ambientali, sono sempre di più le associazioni che propongono prodotti o sottoscrizioni per sostenere iniziative in questo ambito. È il caso ad esempio della startup zeroCO2, che dalla sua recente fondazione nel 2019 si impegna a sviluppare progetti di riforestazione in diverse regioni del mondo dove intere foreste vengono abbattute per far spazio a monocolture o allevamenti intensivi. In più zeroCO2 supporta direttamente le comunità contadine locali, donando loro gli alberi e sostenendone così l’economia.

Tutto questo è possibile decidendo di regalare a una persona cara (o ovviamente a se stessi, aderendo in prima persona all’iniziativa) uno o più alberi, scegliendo quello che più piace: un avocado, un mango, un ciliegio selvatico, un olivo, un pino, un’arancia, un palo rosa, un melograno…

Dopo aver scelto l’albero, zeroCO2 si occuperà di piantarne il seme in uno dei suoi vivai e di farlo crescere fino a quando la pianta avrà raggiunto un anno di età. A quel punto verrà donato a una famiglia di contadini locali che lo trapianterà in terra. Da quel momento, l’albero sarà periodicamente fotografato e geolocalizzato grazie a CHLOE, un sistema di tracciamento ideato dalla stessa startup: in questo modo chi acquista un albero o lo ha ricevuto in regalo potrà monitorarne, a distanza, la crescita attraverso periodici aggiornamenti fotografici personalizzati.

Quando si regala un albero con zeroCO2, l’acquirente riceve via mail un certificato in pdf che può stampare o inviare digitalmente al destinatario. Il destinatario invece, riceve una mail con i dati dell’albero e la dedica firmata di chi gli ha fatto il dono. Da questo momento, il destinatario riceverà, nel corso dei successivi 3 anni, aggiornamenti fotografici periodici sulla crescita dell’albero.

È possibile anche regalare una piccola foresta acquistando pacchetti di alberi. Ad esempio per Natale è stato pensato un pacchetto di un pino e un avocado da piantare in Guatemala. Ci sono poi le opzioni abbonamento con cui concorrere ogni mese alla creazione di una propria “foresta personale”, sempre con la possibilità di seguirne la crescita.

L’attività di zeroCO2 è dunque duplice, agisce sia a livello ambientale sia a livello sociale. In Guatemala ad esempio possiede un enorme vivaio, nel Petén, nel Nord Ovest del paese: è gestito da personale locale, stipendiato dalla startup, che si occupa delle piante nel loro primo anno di vita. Contemporaneamente, zeroCO2 entra in contatto anche con le comunità contadine. Queste famiglie iniziano un percorso per apprendere tecniche agronomiche a basso impatto ambientale con l’obiettivo di far fruttare in maniera più vantaggiosa il proprio lavoro. Alla fine di questo processo, a ogni famiglia vengono assegnati circa 50 alberi per portare avanti il proprio progetto agricolo. Dopo un anno circa zeroCO2 verifica i loro risultati e la loro affidabilità.

Lo scorso ottobre zeroCO2 ha festeggiato i suoi due anni di fondazione raggiungendo l’obiettivo di 387mila alberi piantati in diverse regioni del mondo tra cui Guatemala, Perù, Argentina, ma anche Italia e Portogallo. In Guatemala, dove zeroCO2 ha iniziato la sua attività, vengono piantati alberi in terreni deforestati principalmente a causa delle monoculture di palma da olio; in Perù sono recuperati sementi storiche in via di estinzione per la protezione e salvaguardia della foresta Amazzonica; in Argentina vengono piantati alberi autoctoni per rigenerare i boschi nativi della Patagonia distrutti dai grandi incendi dell’ultimo decennio.

ZeroCO2 opera anche nel nostro paese, seppure in maniera diversa: gestisce diversi progetti di forestazione urbana e periurbana, cioè le aree attorno alle città, in collaborazione con cooperative sociali e pubbliche amministrazioni. Ad esempio a Milano, nel Parco della Vettabbia, vicino ai quartieri di Corvetto e Porto di Mare, ha avviato un progetto sui ciliegi selvatici in collaborazione con l’impresa agricola e sociale Soulfood Forestfarms.

Un’altra idea per un regalo di Natale solidale realizzata da zeroCO2 è “nuna“, un mazzo di 52 carte, una per ogni settimana dell’anno, disegnate da giovani illustratrici italiane. Su ogni carta c’è un consiglio originale su come ridurre il proprio impatto sul pianeta. Il mazzo di carte è stato realizzato con AWorld, l’App selezionata dalle Nazioni Unite a supporto della campagna contro il cambiamento climatico ActNow. Si può utilizzare nuna procedendo di settimana in settimana, seguendo così l’ordine cronologico della carte, o pescando una carta a caso, adottando poi l’azione sostenibile che viene proposta. Su alcune carte del mazzo sono presenti dei QR code che danno la possibilità di accedere a un approfondimento sull’app di AWorld.

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