Sabato mattina c’è stato un terremoto di magnitudo 7.2 ad Haiti, paese che occupa la metà più occidentale dell’isola di Hispaniola, nel Mar dei Caraibi, e che confina con Repubblica Dominicana. Ariel Henry, primo ministro del paese, ha parlato di «numerosi» morti.
Secondo lo United States Geological Survey (USGS), l’agenzia statunitense che monitora i terremoti, l’epicentro del terremoto è stato vicino alla città di Petit Trou de Nippes, a circa 150 chilometri ad ovest della capitale del paese Port-au-Prince e l’ipocentro è stato individuato a circa 10 chilometri di profondità.
Per ora non ci sono numeri precisi su morti, feriti e dispersi, ma circolano molte foto e video che mostrano edifici crollati. Sono almeno due le città in cui il terremoto ha causato danni molto gravi: Les Cayes e Jeremie. A Petit Trou de Nippes le linee telefoniche hanno smesso di funzionare.
Il terremoto di oggi ha colpito il paese in un momento di grave crisi politica: lo scorso 7 luglio, infatti, il presidente Jovenel Moise è stato assassinato.
Nel 2010 Haiti fu colpita da un fortissimo terremoto, che distrusse quasi completamente Port-au-Prince e provocò decine di migliaia di morti.